venerdì 27 giugno 2008

Testate nucleari svanite nel nulla


Il 24 Settembre 2007 scrivevo circa un trasporto sospetto di testate atomiche attraverso il territorio statunitense, senza un apparente motivazione da parte del governo americano. Molti soldati impegnati in tale operazione persero la vita in condizioni a dir poco sospette. Incidenti stradali e morti accidentali hanno epurato l’intero staff che partecipò alla missione interna. L’articolo citato suscitò alcune critiche poiché privo di fonti (sic) e molto fazioso. Riguardo alle fonti ho fornito al tempo numerosi link ufficiali su cui verificare la morte dei soldati, ampiamente documentate e catalogate come incidenti.
Ad ogni modo, a parte il doveroso excursus, leggo oggi sul Financial Times (è sufficiente come fonte?), che alcuni missili con testate atomiche e componenti militari sensibili, sono svanite nel nulla. Robert Gates, segretario della difesa statunitense, ha già avviato le formali procedure per risolvere il problema, che risulta essere di entità nazionale. Oltre alla sicurezza interna, si pensa ad un’eventuale problema esterno agli Stati Uniti. I terroristi (attenti ai terroristi!) potrebbero utilizzare tali armi per compiere atti terribili.
Immaginate di essere ai vertici del Pentagono e immaginate di avere sotto controllo la macchina bellica statunitense, secondo voi si possono perdere 1000 componenti militari strategici nel nulla? Certo io potrei perdere le chiavi di casa, il portafoglio, ma se avessi una testata nucleare magari farei un po’ di attenzione…

Questa farsa sta diventando molto simpatica da seguire, molto più divertente del cabaret. Vi risparmio la traduzione dell’articolo originale, che trovate qui.

Ps. L’articolo del Financial Times si riferisce anche all’episodio del trasporto delle testate sul territorio americano di molti mesi fa. Ma ovviamente la fonte non è attendibile!

“La comunicazione è l'ultimo episodio imbarazzante per la forza aerea, che l'anno scorso ha dovuto spiegare come un bombardiere ha erroneamente trasportato sei missili nucleari attraverso gli Stati Uniti.”

In quell’editoriale terminavo con: “Ai posteri…”
Devo dire che i posteri si sono fatti vivi!

Pps. A quanto pare il processo relativo all'esecutore dell'omicidio Calipari non si terrà in tribunali italiani. Chi è il terrorista?
fonte: http://freenfo.blogspot.com

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martedì 24 giugno 2008

Prevenire e curare con il cibo?


Frutta e verdura contengono grandi quantità di vitamine antiossidanti (A, C ed E) e biostimoline che neutralizzano i radicali liberi e attivano i processi fisiologici di detossificazione.
Recentemente è stato dimostrato che i BIOFLAVONOIDI (scoperti nel 1930 da uno scienziato ungherese, chiamati anche vitamina C2 o P) presenti nei vegetali, ma soprattutto nella polpa e nella scorza degli agrumi, sono in grado di favorire l’espulsione delle sostanze cancerogene dalle cellule.
Attualmente sotto la lente della ricerca ci sono due sostanze presenti nei cavoli, i TIOCIANATI e i DITIOLTIONI, che secondo gli scienziati potrebbero essere le più potenti sostanze antitumorali finora conosciute!
Anche la pectina, contenuta in abbondanza nelle mele, in tutti gli agrumi, nei semi di girasole, ecc., è una sostanza importante per aiutare l’organismo ad espellere particelle radioattive, come lo stronzio 90 e lo iodio 137, presenti nell’ambiente e in molti alimenti soprattutto dopo il disastro nucleare di Chernobyl.
Minerali come il Calcio e il Magnesio esercitano un importante ruolo protettivo contro eventuali radiazioni nocive. L’elenco potrebbe continuare a lungo perché sono tante le sostanze presenti nel mondo vegetale ad avere un ruolo preventivo e curativo.
Di alcune piante tradizionalmente usate con successo a scopo terapeutico si conoscono solo alcuni principi attivi e non sempre si è riusciti a comprendere come questi agiscono nell’organismo. Nella cipolla, ad esempio, sono state isolate circa 150 componenti e solo di una decina si conoscono gli effetti sull’organismo. Secondo gli studiosi di scienza dell’alimentazione, ogni alimento potrebbe essere composto da più di 10.000 sostanze diverse, ma certo non sappiamo quali effetti potrebbero avere sull’organismo: un motivo in più per preferire gli alimenti integrali, poiché nella loro completezza contengono, in giuste dosi, tutto quanto Madre Natura ha saggiamente preparato per noi.
Vi sono poi i cereali integrali. La capacità preventiva e in alcuni casi curativa che hanno questi alimenti è dovuta al fatto che essi contengono tutta una gamma di sostanze come vitamine, minerali, oligoelementi, enzimi, ecc. indispensabili ai processi biofisiologici dell’organismo.
I cereali raffinati, che hanno subito un processo di lavorazione industriale con aggiunta di additivi chimici, non hanno più capacità preventiva e curativa, poiché con la raffinazione hanno perduto gran parte delle sostanze utili al nostro organismo per mantenersi in salute.
La carenza anche di una sola sostanza, se protratta per lungo tempo nella dieta quotidiana, può essere una concausa di squilibri funzionali ed energetici.
Si può affermare che la più semplice ed efficace forma di prevenzione attuabile oggi è il controllo della qualità e quantità di alimenti unito ad uno stile di vita più sano e più vicino alla natura.
Aldo Alessi (Insegnante e naturopata - allievo di L. Costacurta)
Tratto da: www.vegetariani.it
fonte: www.promiseland.it

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Il gusto che uccide


Introducendo glutammato attraverso l'alimentazione (lo zucchero sintetico aspartame, glutammato monosodico, proteine vegetali idrolizzate, ecc.), i livelli nel sangue (del glutammato) aumentano fino a 20 volte! In pratica vengono stimolati tutti i ricettori: ecco perché alcune persone hanno dispepsia o diarrea esplosiva, perché i glutammati stimolano i ricettori dell’esofago e dell’intestino. Altri possono sviluppare colon irritabile, se invece soffrono di reflusso esofageo, questo peggiora. Quando il fenomeno interessa il sistema cardiocircolatorio, potrebbe invece spiegare l’aumento di infarti letali, sempre più numerosi.
La cosa comune a tutti questi casi è un livello basso di magnesio. Quando il magnesio è basso, i ricettori del glutammato diventano ipersensibili e le persone – specie gli atleti – possono avere infarti improvvisi. Se mangiano o bevono qualcosa che contiene glutammato (una dissetante diet-coke prima di allenarsi), si produce una iperattività cardiaca e potrebbero morire di infarto. L’infarto improvviso è dovuto a due cose: aritmia, molto più diffusa, e gli spasmi delle coronarie. Entrambe le cose potrebbero essere provocate dal glutammato.

Additivi che contengono sempre Glutammato: Glutammato monosodico; Proteine vegetali idrolizzate; Proteine idrolizzate; Piante proteiche idrolizzate; Estratti di piante proteiche; Sodio caseinato; Calcio caseinato; Estratto di Lievito; Proteine strutturate; Avena idrolizzata.
Alimenti che contengono spesso Glutammato: Estratto di Malto; Condimento al malto; Brodo; Condimenti; Condimenti naturali; Spezie.
Alimenti che non contengono Glutammato:
Enzimi; Proteina concentrata di soja;

- Aspartato o acido aspartico è un amminoacido usato dal cervello come neurotrasmettitore: è una eccitotossina. Ad alte dosi può provocare la morte dei neuroni.
- Glutammato è un amminoacido eccitante usato nel cervello come neurotrasmettitore. Ad alte dosi è considerato una eccitotossina. Quando gli è concesso di accumularsi a concentrazioni elevate, può diventare un veleno potente per i neuroni del Sistema nervoso.
- Glutammato monosodico (MSG) è il sale sodico del glutammato. Ha le stesse proprietà eccitanti del glutammato.
- L'Aspartame, lo zucchero sintetico, è composto da: Acido aspartico (40%), Fenilalanina (50%), metanolo (10%).


Eccitotossine (aspartame e glutammato): il gusto che uccide
Traduzione per www.disinformazione.it a cura di Stefano Pravato
Dottor Russel Blaylock

Nell'introduzione (del libro, nota del traduttore) ho dichiarato che lo scopo di questo libro era di indicare al lettore alcuni dei pericoli delle eccitotossine, particolarmente quelle aggiunte ai nostri cibi e bevande come esaltatori di gusto e dolcificanti. Abbiamo visto che le eccitotossine possono avere un effetto devastante sul sistema nervoso durante ognuna delle fasi del suo sviluppo, dall'embrione all'adulto. Ma la preoccupazione primaria è l'effetto che questi potenti stimolanti delle cellule cerebrali hanno sullo sviluppo del cervello nel neonato e nel bambino e sullo sviluppo successivo, nell'adulto, delle malattie neurodegenerative quali la malattia di Parkinson, la demenza di Alzheimer, il morbo di Huntington e la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica). Il cervello, non solo utilizza gli aminoacidi eccitatori come normali neurotrasmettitori, ma esiste un fragile equilibrio dei prodotti chimici eccitatori ed inibitori nel cervello e quando questo equilibrio è turbato, ne possono conseguire seri disordini del sistema nervoso.

Quando il MSG (Glutammato monosodico) era stato inizialmente aggiunto agli alimenti come sostanza per esaltarne il gusto, i recettori del glutammato non erano ancora stati scoperti e nessuno sapeva che il glutammato poteva causare la morte delle cellule cerebrali.

L'industria alimentare ha investito milioni di dollari nello sviluppo dell'uso del MSG e delle proteine idrolizzate. E' stato solo dopo che tonnellate di questi "esaltatori di sapidità" sono state aggiunte ai nostri cibi e bevande che gli scienziati hanno avuto le prime indicazioni che le eccitotossine comportavano seri effetti collaterali. Purtroppo, questa scoperta è rimasta sepolta nella letteratura della ricerca medica per più di un decennio prima che qualcuno riconoscesse questo pericolo. E, come abbiamo visto, nel frattempo questo composto tossico era aggiunto in grandi dosi ai cibi per neonati e bambini piccoli, malgrado il fatto che fosse stato dimostrato che il cervello in sviluppo era il più vulnerabile agli effetti tossici degli aminoacidi eccitatori. Erano talmente tossici, infatti, che i ricercatori li hanno rinominati eccitotossine.

Un'abbondante ricerca aveva dimostrato che queste eccitotossine non solo danneggiavano le cellule della retina dell'occhio, ma anche che erano estremamente tossiche per le cellule nervose dell'ipotalamo ed in altre zone vitali del cervello. È importante rilevare che molti degli effetti tossici delle eccitotossine avvengono in un momento in cui nessun sintomo esterno si sviluppa. Il bambino non si ammala, non vomita o evidenzia altri comportamenti che possano allarmare i genitori che c'è qualcosa che va male. Quando dosi tossiche di MSG sono somministrate ai cuccioli di animali, essi continuano a comportarsi in maniera del tutto normale. Ma se i loro cervelli sono esaminati al microscopio, si trovano gruppi vitali di neuroni permanentemente distrutti nell'ipotalamo. A questa situazione ci si riferisce come "lesione cerebrale asintomatica".

Lesioni di questo tipo si vedono di frequente nella pratica di neurochirurgia e di neurologia. È inoltre importante ricordarsi che dopo l'ingestione di MSG, negli esseri umani le concentrazioni sanguigne di glutammato sono venti volte più elevate delle scimmie e cinque volte dei topi. Gli esseri umani possono essere cinque volte più vulnerabili alla tossicità del MSG del topo, l'animale noto più sensibile a questo tipo di ingiuria cerebrale. Non solo gli esseri umani concentrano il glutammato in misura molto più elevata, ma esso persiste nel sangue ad un livello elevato per periodi di tempo molto più lunghi, esponendo le parti non protette del cervello a livelli molto tossici.

Nel caso delle piccole creature, la cosa è ancor più grave perchè i danni subiti nel momento dell'esposizione iniziale non producono effetti esterni evidenti. Quando poi l'animale (o l'essere umano) raggiunge una successiva fase di sviluppo (adolescenza o età adulta) i danni possono presentarsi come un disordine endocrino o persino, possibilmente, un disordine dell'apprendimento (autismo, sindrome da deficit di attenzione, dislessia) o un disordine del controllo emotivo (episodi di violenza, schizofrenia, paranoia). Centinaia di milioni di neonati e di bambini piccoli sono esposti ad un grave rischio ed i loro genitori non ne sono neppure informati. E' stato soltanto grazie agli sforzi diligenti del Dott. John Olney se l'industria alimentare è stata costretta ad arrendersi all'evidenza; l'uso di additivi eccitotossici per alimenti anche nelle pappe per bambini. Ma, come abbiamo visto, nessuno ha nemmeno avvisato le madri incinte che i cibi intrisi di MSG che mangiavano potevano mettere in pericolo i bambini in sviluppo nel loro grembo.

E sempre più eccitotossine "esaltatori di sapidità" erano continuamente aggiunti negli alimenti per adulti e perfino negli alimenti per bambini piccoli. Di nuovo, ciò succedeva malgrado il rapido accumulo di dati di ricerca che confermano i pericoli precedentemente conosciuti e perfino nuovi pericoli connessi all'uso delle eccitotossine per alimenti. Ma, nel frattempo, non solo il MSG è aggiunto a virtualmente ogni alimento processato, esso viene propagandato anche nei libri di ricette. Negli anni sessanta era venduto nei supermercati, in forma granulare, proprio a tale scopo. Un'intera generazione è stata esposta a dosi elevate di eccitotossine. E continua ad esserlo.

Nel 1969 James Schlatter, un biochimico che lavorava con un composto, detto aspartame, alla ricerca di una possibile cura per le ulcere dello stomaco, sembra si sia leccato il pollice per girare la pagina di un suo taccuino. Fu colpito dall'intensa dolcezza del prodotto chimico che aveva inavvertitamente ricoperto il suo pollice. Da questa scoperta fortuita scaturì un affare che avrebbe portato 736 milioni di dollari di vendite per la NutraSweet Company nel solo 1988. Entro il 1989, la G.D. Searle & Company, possessore del marchio NutraSweet, aveva raggiunto un profitto che la classificava al nono posto nella lista Fortune 500.

Malgrado le preoccupazioni sulla sicurezza di questo nuovo dolcificante, compresa l'induzione di tumori cerebrali in animali da laboratorio, attacchi epilettici, aumento delle emicranie e un effetto avverso allo sviluppo cerebrale, la FDA ne approvò l'uso come dolcificante artificiale. Le vendite cominciarono a salire immediatamente. L'azienda NutraSweet spese oltre 60 milioni di dollari in pubblicità solo durante i suoi primi tre anni.

NutraSweet entrò nel mercato proprio al momento giusto. Gli Americani erano divenuti coscienti del problema peso corporeo e stavano cercando un sostituto dello zucchero, e l'aspartame sostituiva il ciclamato, recentemente proscritto. Rapidamente, sorpassò la saccarina nelle vendite. Difatti, NutraSweet ha sostenuto un ruolo primario nel rendere il commercio di bibite analcoliche uno degli affari a crescita maggiore in quello che era diventato un settore stagnante. Gli Americani stavano tracannando diet cola nell'erronea credenza che il consumo di zucchero fosse la causa primaria dell'obesità. Ma erano ignari dei seri effetti sulla salute di un eccessivo consumo di aspartato.

Il MSG è stato periodicamente esposto a critica da vari membri della professione medica, dalla comunità dei ricercatori e dai rappresentanti dei consumatori. Ma nel frattempo l'affare delle eccitotossine, "esaltatori di sapidità" aveva raggiunto un giro da miliardi di dollari. L'azienda Ajinomoto, il maggior fornitore di MSG e di proteine vegetali idrolizzate, assieme a una dozzina di produttori alimentari americani, decisero di proteggere i loro interessi creando una potente azienda di pubbliche relazioni nota come la "Glutamate Association". Il finanziatore numero uno di questa "gruppo d'attacco" era la Ajinomoto Company del Giappone.

Lo scopo di questo gruppo non era solo quello di difendere e promuovere l'uso del MSG e di altri "esaltatori del gusto", ma di attaccare chiunque osasse puntualizzare gli effetti avversi alla salute del MSG. Lo hanno fatto introducendo i loro propri scienziati in qualsiasi settore in cui fosse stato sollevato un problema serio sulla sicurezza. Nella maggior parte dei casi i rappresentanti dei consumatori sono persone informate ma che difettano della preparazione scientifica necessaria per sostenere l'assalto di uno scienziato aduso al gergo del chimico puro ed applicato. Questi attacchi possono essere crudeli e soverchianti e soltanto quelli con la pelle dura e con la massima determinazione possono sostenere l'assalto. Ma si sono spinti anche al di là, assumendo i loro propri scienziati per svolgere degli studi che sembrassero confermare la sicurezza dei prodotti in questione.

fonte: www.disinformazione.it

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mercoledì 18 giugno 2008

Acqua O.G.M.


Ecco la nuova frontiera della manipolazione del Dna!
Le nuove scoperte fatte alle Duke University aprono scenari molto preoccupanti.
Con la scusa di risolvere i sempre più gravi problemi di inquinamento delle acque, stanno costruendo prototipi di “depuratori genici”. L’acqua passando attraverso una rete “intrisa” di “micro-Rna” (ovviamente transgenico) verrebbe purificata. Dicono loro.
Così facendo, l’acqua - il costituente principale del nostro organismo - acquisterebbe frammenti di Dna completamente estranei all’organismo umano…

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Nuova tecnica possibile per la depurazione dell’acqua potabile
Traduzione per Disinformazione.it a cura di Danyela Colom bo
Link ufficiale: www.physorg.com/news131712320.htm

Uno strumento genetico utilizzato da ricercatori medici potrebbe essere applicato per la rimozione di microbi dannosi e virus presenti nell’acqua potabile. Da una serie di esperimenti basati su semplici concezioni, gli ingegneri della Duke University hanno dimostrato che un breve tratto di materiale genetico potrebbe bloccare la ripetizione di un importante gene presente in un comune fungo trovato nell’acqua e interromperne l’azione.
Perfezionando questo nuovo metodo, i ricercatori credono che si potrebbe costituire la base necessaria per un nuovo dispositivo che aiuterebbe a risolvere il problema dell’acqua potabile nei Paesi del Terzo Mondo, dove non esistono impianti di depurazione. La tecnologia, relativamente nuova, conosciuta come interferenza dell’RNA (iRNA o micro-RNA) fa uso di brevi frammenti di materiale genetico che combacia – come una chiave nella serratura – ad un segmento di gene presente all’interno di un target predefinito. Quando questi frammenti entrano in una cellula e si attaccano al segmento corrispondente, posso inibire o bloccare l’azione del gene target. L’impiego di questo metodo è in aumento, quale strumento nella ricerca bio-medica, ma finora non è mai stato applicato per scopi ambientali. “Gli elementi patogeni, sia di natura batterica che virale, rappresenta una delle maggiori minacce per l’acqua potabile tanto nei Paesi sottosviluppati quanto nei Paesi sviluppati,” dice Sara Morey, responsabile del progetto Ph.D. nel laboratorio di Claudia Gunsch, assistente alla cattedra di ingegneria civile presso la Duke ’s Pratt School of Engineering. “Abbiamo raccolto dati che possono mettere a tacere l’azione uno specifico gene presente in un fungo dell’acqua, che ci porta a credere che la micro-RNA sia una promessa nella creazione di un eventuale strumento per la distruzione di questo gene, per l’impedimento della proliferazione di batteri e virus che si formano nell’acqua”.
La Morey presenta i risultati del suo esperimento il 3 Giugno 2008, durante il meeting annuale dell’ American Society of Microbiology in Boston (Società Americane di Microbiologia, Boston). Oltre a contribuire alla risoluzione dei problemi legati all’acqua potabile nei Paesi sottosviluppati, questo nuovo metodo potrebbe rappresentare una soluzione anche per i Paesi più avanzati, dice la Morey. L ’impiego dei metodi finora utilizzati per il trattamento dell’acqua – cloro e raggi ultravioletti (UV) – può risultare costoso e il risultato del trattamento stesso potrebbe interferire con il sapore e l’odore dell’acqua.
Nonostante questi metodi siano stati applicati per anni, nel momento in cui l’acqua viene introdotta nel sistema di distribuzione alcuni problemi si possono ripresentare: qui, infatti, può venire a contatto con altri elementi patogeni. Per questa ragione, all’acqua vengono aggiunte quantità di cloro superiori al necessario: è necessario assicurarsi che durante il passaggio nelle tubature ne contenga una concentrazione tale da poter neutralizzare tutti gli elementi patogeni che incontrerà. Questo spiega perché chi vive nei pressi degli impianti di depurazione dell’acqua sente maggiormente il sapore e l’odore di composti chimici, rispetto a chi vive più lontano, dicono i ricercatori. Inoltre, il cloro può fare reazione con altri elementi organici presenti nel sistema di distribuzione, causando dannosi effetti collaterali. Se all’interno dell’impianto i raggi ultravioletti sono molto efficaci per la neutralizzazione degli elementi patogeni, non hanno effetto una volta che l’acqua è stata pompata. La Gunsch dice che molti elementi patogeni stanno sviluppando una propria resistenza agli effetti del cloro e dei raggi UV, quindi si necessitano nuove opzioni.
“Noi ci immaginiamo un sistema basato sulla tecnologia iRNA che funzioni dall’esterno, proprio come i filtri comunemente usati.“ dice la Gunsch. “Questo metodo potrebbe riscuotere maggiore successo nei Paesi meno industrializzati, dove non esistono impianti di depurazione dell’acqua. Questa strategia mira a permettere a quei Paesi di ottenere acqua salubre senza dover sostenere i costi legati alle infrastrutture per la depurazione dell’acqua”. I primi prototipi prevedono un filtro intriso di micro-RNA che eliminerebbe gli elementi patogeni al passaggio dell’acqua. Questi filtri dovrebbero venire sostituiti regolarmente, dice la Gunsch , aggiungendo che, secondo lei, sarebbe possibile creare un sistema vitalizio o auto-purificante, che non richiederebbe di essere sostituito.
Attualmente i ricercatori stanno svolgendo ulteriori esperimenti prendendo come target altre regioni attaccate dal genoma di questo fungo. Per provare il concetto dei loro esperimenti, hanno testato l’iRNA su un gene non primario, ma facile da monitorare. Ora stanno testando questo metodo per silenziare o bloccare i geni più implicati nell’azione nociva di questi patogeni.
Stanno pensando di testare questo metodo anche in quelle acque in cui sono contenuti contemporaneamente numerosi elementi patogeni di diversa natura, e vogliono determinare la concentrazione di iRNA ottimale per un buon esito dell’esperimento.
Fonte: Duke University
Fonte: www.disinformazione.it

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lunedì 16 giugno 2008

October surprise

di Maurizio Blondet - www.effedieffe.com
«Catturate bin Laden prima che io lasci la carica, ordina George Bush». E’ il titolo del Times di Londra (1). Appena arrivato in Inghilterra, ancor prima di prendere il thè con la regina, il presidente americano ha impegnato forze speciali inglesi ad una caccia intensificata al mega-terrorista, ancora uccel di bosco dopo 7 anni. E dire che il 13 settembre 2006, Bush aveva detto che prendere Osama non era «la priorità assoluta in cui impiegare le risorse belliche americane», e che lui, personalmente, «non si preoccupava più di tanto di lui», che era davvero «non molto importante».

Questo due anni fa. Ora che si avvicinano le elezioni di novembre in USA, è necessario mostrare un «successo» dell’amministrazione, onde favorire il candidate repubblicano McCain. Si chiama «october surprise», sorpresa d’ottobre, una tradizione nella manipolazione dell’opinione pubblica in USA. Avverrà in ottobre, non un mese di più o di meno: poco prima delle urne di novembre.

Sicchè possiamo farvi con sicurezza una profezia: finalmente, bin Laden sarà preso. Vivo o morto. Più probabilmente morto. Così ce lo mostreranno, come ci mostrarono Al Zarkawi. Ve lo ricordate?

Era il «capo di Al Qaeda in Iraq», impegnatissimo a far esplodere moschee sciite (mai un graffio contro un americano), benchè dato per morto già nel 2005 da Le Monde. Forse ve lo siete dimenticato. E’ su questo che fanno conto i manovratori della grande fiction, la vostra memoria evanescente. E’ la loro miglior alleata. Dunque ricordiamo.

Durante tutte le sanguinose imprese che attribuivano ad Al Zarkawi, i TG ci mostravano di lui una foto, sempre la stessa, sgranata, presa decenni prima. Poi, il 10 aprile 2006, accade qualcosa. Il Washington Post quel giorno pubblica documenti interni del Pentagono, fatti giungere al giornale da una «manina» anonima, dove si ammette che Al Zarkawi è un programma di propaganda del Pentagono medesimo, autore anche dei proclami del terrorista.

Passano due settimane, e tutti i telegiornali riprendono a parlare di Al Zarkawi, in voce e in immagini. Ma non si tratta più della solita vecchia foto sgranata. Stavolta è un videoclip di qualità professionale, che mostra Al Zarkawi vivo e vegeto, mentre maneggia un grosso mitragliatore nel tentativo (solo goffamente riuscito) di sparare una raffica.

Dunque esiste, ecco la prova. Solo i complottisti possono dubitare di un autentico videoclip: Al Zarkawi è in TV, ed è così palesemente arabo-semita, malvagio e armato... esiste, esiste. Il Washington Post è smentito dalla realtà in video.

Ancora qualche settimana - 7 giugno 2006 - e il Pentagono può finalmente annunciare un grande successo: hanno ammazzato Al Zarkawi. I superiori mezzi spionistici USA l’hanno localizzato, spiegano i TG, e hanno fatto decollare un F-16 che gli ha lanciato addosso due bombe da 250 chili.

Bombe intelligenti. Intelligentissime. Perchè il cadavere di Al Zarkawi che ci mostrano non è un ammasso sanguinolento e irriconoscibile come l’avrebbero reso 500 chili di tritolo senza cervello, bensì un cadavere ben composto, che pare dormire, con la faccia intatta e pulita: ed è proprio lui, quello del videoclip. Tutti abbiamo potuto vedere la verità. L’uomo che le indiscrezioni del Washington Post avevano «bruciato», ha reso un ultimo servizio alla Guerra psicologica. Come del maiale, di Al Zarkawi non si butta via niente.

Così rinfrescata la memoria (quella con la «m» minuscola), qualcuno potrà forse ricordare che anche Osama bin Laden è stato dato per morto molte volte. L’ultima da Benazir Bhutto: nell’ottobre 2007, poche settimane prima di cadere sotto un altro attentato terrorista islamico, la signora aveva accennato, quasi incidentalmente, a «l’uomo che ha ucciso Osama bin Laden», facendone anche il nome: Omar Sheikh. Uno che il Times di Londra aveva definito nel 2002 «non un terrorista qualunque, ma un individuo collegato coi più alti circoli dell’intelligence militare pakistana (ISI) e allo stesso tempo nella cerchia interna» di Al Qaeda. Questo video della Bhutto circola dovunque su internet. Ma a quello non dovete credere. C’è video e video, e quello non era autorizzato.

Bisogna credere solo agli audio di cui bin Laden continua ad inondare il mondo, quelli che scopre infaticabilmente Rita Katz, su siti islamici che lei solo conosce. Audio senza video (al massimo con una foto immobile di Osama), che annuncia attentati che poi non avvengono, che minaccia a destra e a manca. E nessuno lo trova, tranne Katz. «Non è tanto importante», come diceva Bush. Poi, di colpo, qualcosa accade, via via che si scalda la campagna presidenziale.

Diamo il susseguirsi degli strani eventi per data:

15 maggio 2008: John McCain, il candidato repubblicano, si fa intervistare dalla ABC News e profetizza: Osama bin Laden sarà catturato o ucciso, perchè la cooperazione del Pakistan alla sua caccia è più intensa e l’intelligence nella regione è migliorata. L’asserzione colpisce anche ABC News, che titola: «McCain’s crystal ball: Osama caught». Insomma, il candidato favorito ha la sfera di cristallo (2).

16 maggio: bin Laden in persona si rifà vivo, e dice che d’ora in poi Al Qaeda si dedicherà a battere Israele. Dice anche che lui ha provocato l’11 settembre per mostrare che ha a cuore la causa dei palestinesi - una causa a cui era sembrato del tutto indifferente nei messaggi trasmessi nei sette anni precedenti. Ma è il sessagenario di Israele, e bin Laden - anche lui - ha recuperato la memoria: ora si ricorda chi è il nemico principale: non gli sciiti iracheni, ma i sionisti. Anche quest’audio è stato trovato da Katz. Quindi è vero, Osama è vivo, la Bhutto è smentita.

27 maggio: la CIA si domanda pubblicamente «chi prenderà il posto di bin Laden se viene catturato o ucciso»? E prevede che in Al Qaeda si aprirà una «crisi di successione».

29 maggio: l’intelligence USA fa sapere: ha finalmente «localizzato Osama bin Laden» (3).
Si trova sul Karakorum. Qualche giornalista consulta una carta e titola: Osama bin Laden è sotto il K2, che infatti è una delle vette del Karakorum. Diciamo che abita in una caverna a 3-4 mila metri di quota. Non male per un terrorista in dialisi renale. Solo che questa celebre catena montuosa, come si può appurare, si stende per quasi 500 chilometri dal Pakistan alla Cina, passando per il Kashmir. Non pare una «localizzazione» precisissima. Allora arriva la precisazione: Osama è stato localizzato nell’area tribale del Bajaur, nel Pakistan del nord-ovest. A dare la notizia è Al-Arabiya, la TV satellitare del Dubai. Proprio in quei giorni a Doha c’è stata una riunione presieduta dal nuovo comandante in capo delle forze in Iraq, il generale ebreo David Petraeus, ed è ragionevole supporre che la preziosa informazione sia filtrata da lì.

30 maggio: la ABC rende noto: «Le voci sulla morte di Osama bin Laden sono seppellite». Stavolta sono addirittura «capi talebani in Pakistan e Afghanistan» a sostenere che Osama è vivo. Un’altra smentita alla Bhutto. Che è morta e non può replicare. Chi sono quei capi talebani? La ABC non lo dice (4).

11 giugno 2008: aerei americani ammazzano 11 soldati pakistani (fra cui un maggiore) al confine con l’Afghanistan. Per colpirli hanno levato due F-16 e un bombardiere B-1, che li hanno seppelliti di bombe intelligenti da 250 chili. Il Pakistan protesta. «L’attacco, spiega l’Herald Tribune (5), viene in un momento di tensione crescente fra gli USA e il nuovo governo pakistano, che ha dato mano libera ai militanti islamici nelle sue aree di confine con una serie di armistizi separati, che hanno suscitato critiche degli Stati Uniti. La NATO e i comandi americani dicono che da allora gli attacchi dai santuari oltreconfine in Afghanistan sono cresciuti moltissimo». Un errore? Il nuovo governo, che di fatto ha esautorato Musharraf, non è più tanto collaborativo nella guerra mondiale al terrorismo. «Le bombe sono cadute dove dovevano cadere», dice un anonimo ufficale USA sul terreno.

15 giugno: «Catturate bin Laden prima che io lasci la poltrona», ordina Bush. E stavolta la caccia al terrorista «è completamente sottoscritta dal governo pakistano», spiega il Times. L’adesione alla caccia comprende consentire libero accesso sul territorio pakistano di «aerei senza pilota Predator», che cercano ostinatamente Osama con le loro telecamere e che per di più sono armati di «missili Hellfire destinati a colpire specifici bersagli terroristici».

Il Pakistan ha capito che deve darsi una mossa; il cerchio si stringe attorno al terrorista, come dimostra l’intensificarsi delle notizie sulla «caccia». Almeno sui media, egli è braccato, disperato lassù sul Karakorum, col fiato delle forze speciali sul collo. Osama deve essere preso prima delle elezioni americane, vivo o morto. Più probabilmente morto, ma perfettamente riconoscibile nel video che ci verrà offerto. Sarà un gran giorno per Emilio Fede. E anche per Magdi Allam, che finalmente riuscirà a piazzare un articolo sul Corriere, dopo i tanti che Mieli gli ha bocciato. Ma sarà l’ultimo, probabilmente.

Contrariamente ad Al Zarkawi, Magdi non è riciclabile, ora che è diventato cattolico. Sarà un brutto giorno anche per Rita Katz, che resterà disoccupata? Vedremo, magari ha già trovato un altro lavoro. O un sostituto: la CIA non ha detto che qualcuno dovrà pur succedere ad Osama alla testa di Al Qaeda?

Sedetevi comodi davanti alla TV, con i salatini e la Coke. Va in scena «October surprise».



1) Sarah Baxter, «Get Osama bin Laden before I leave office, orders George W. Bush», Times, 15 giugno 2008.
2) «The Iraq War has been won» McCain will say, according to excerpts of the remarks released Wednesday night by his campaign. «Iraq is a functioning democracy, although still suffering from the lingering effects of decades of tyranny and centuries of sectarian tension (…). Osama bin Laden will have been captured or killed, McCain will say, because of closer cooperation with the government of Pakistan and better intelligence gathering in the region».
3) «Report: Osama ‘located’ », Spectator, 27 maggio 2008.
4) Rahimullah Yusufzai, «Rumors of OBL death put to rest», ABC News, 29 maggio 2008.
5) Carlotta Gall, «Pakistan says US airstrike killed 11 of its soldiers», Herald Tribune, 11 giugno 2008.

fonte: http://www.effedieffe.com

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Cellulari e popcorn


Che le radiazioni dei telefonini facessero male era già noto da tempo in base a parecchi studi indipendenti effettuati nel corso degli ultimi anni ma addirittura cuocere i popcorn.............
Sarà vero oppure ci troviamo di fronte ad un'ennesima bufala?

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domenica 15 giugno 2008

Da NIMROD all'Irlanda: verso la nuova Babilonia

Ecco un punto di vista davvero alternativo.
Vi propongo questa "ricostruzione" storica davvero particolare. E' un pò lunga sì, ma ne vale la pena. Sono 7 video da circa 10-11 minuti l'uno ma sono davvero interessanti perchè comunque fanno riflettere su molte cose. Quello che vedrete in queste immagini provocherà in molti di voi sentimenti come ad esempio scetticismo, stupore, incredulità, paura, rabbia ma anche diffidenza, sospetto o addirittura ilarità. Già perchè comunque si fa davvero fatica a credere a tutto quello che si vede, io stesso sono molto proclive al dubbio, ma c'è da sottolineare il fatto che le coincidenze che scaturiscono da questi filmati sono davvero tante...........forse troppe per essere appunto solo coincidenze. Ma dato che le immagini valgono più di 1000 parole vi lascio ai video in modo che ognuno di voi possa alla fine farsi un'idea personale a riguardo.
Buona visione!

1° parte.



2° parte.



3° parte.



4 parte.



5° parte.



6° parte.



7° ed ultima parte.




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sabato 14 giugno 2008

Grande Irlanda! Battuta d'arresto per il gruppo Bilderberg


Rabbia sull'Irlanda - di Maurizio Blondet - 13 giugno 2008

Fatto di significato umoristico: da diverse ore a Parigi, sull’edificio di Saint-Cloud che è la sede del Front National, sventola il tricolore. Quello dell’Irlanda. «Stasera siamo tutti irlandesi!», si legge nel proclama emanato da Jean-Marie Le Pen.

«Una volta di più la valorosa Irlanda ha dimostrato che quando i popoli si esprimono direttamente, difendono i loro interessi nazionali. Che tutti i nazionalisti d’Europa trovino in questo risultato il coraggio e la determinazione di combattere gli eurocrati brussellesi e i gestori del nuovo ordine mondiale, nemici dichiarati delle nazioni e dei popoli d’Europa! Nazionalisti di tutti i Paesi, uniamoci! Il trattato costituzionale è ormai caduco e la malefatta di Sarkozy, di far rivotare al congresso francese un testo identico a quello rigettato dal popolo francese, è cancellata».

Quest’ultima frase è purtroppo lontana dalla realtà. Il governo francese e quello tedesco, Sarko & Merkel, avevano già deciso di pubblicare una dichiarazione congiunta sulla necessità di arrivare al completamento del processo di ratifica, «qualunque cosa accada», nei Paesi che non l’hanno ancora fatto. Tanto per capire le posizioni.

Mentre le destre nazional-popolari (non dotate di kippà) esultano, Libération, il giornale della sinistra al caviale (posseduto dai Rotschild) vomita rabbia e disprezzo contro l’Irlanda (1).

L’editoriale dice: «Quando è entrata nella comunità il primo gennaio 1973, l’Irlanda era povera e infelice. Il suo livello di vita tra i più miserabili del mondo occidentale, la sua società fra le più primitive. Una Chiesa cattolica uscita appena dalla Controriforma le imponeva una frusta feroce in tema di costumi». Oggi il Paese «è coperto di case nuove», ed è «passato da James Joyce al SUV 4 per 4» (sai che miglioramento).

Eppure, «si arroga senza esitare un dirittto e quasi un dovere d’ingratitudine». Il democratico autore schizza fiele contro «il meccanismo infernale dei referendum, queste macchine per far dire no alle domande che non sono poste», trionfo «della democrazia d’opinione con i suoi demagoghi, i suoi populisti e i suoi mitomani».

L’Irlanda, coi suoi 4 milioni di abitanti, sta esercitando un «dispotismo», dice l’autore. Ha osato disobbedire «al 90% dei suoi sindacalisti, dei suoi intellettuali, dei suoi imprenditori (sic) e dei media (sic) che hanno spinto per il Sì».

Appunto, questa è la libertà: non cantare nel coro. E infine, Libé propone di sospendere «l’appartenenza» del Paese alle «istituzioni europee fino a che decida di riunirsi alla maggioranza che desidera avanzare». Insomma sanzioni ed espulsione di chi vota liberamente. E poi ci si meraviglia che la sinistra perda voti.

L’autore di questa bava d’odio è Alain Duhamel, giornalista della «sinistra» ammanicatissima (suo fratello è il direttore generale di France Télévision), insomma la Casta che poppa dal denaro pubblico.

Un altro esponente di questa sinistra, il ben noto Bernard Kouchner, aveva premuto sugli irlandesi con una dichiarazione anche più sprezzante: «Sarebbe molto, molto imbarazzante per l’onestà intellettuale che non si potesse contare sugli irlandesi, che - loro - hanno molto contato sul denaro dell’Europa». Insomma, vi abbiamo pagato.

L’effetto è stato controproducente: i militanti per il No hanno diffuso miriardi di copie coi volantini sulla «french gaffe». Enda Kenny, segretaria del partito Fine Gael e pur militante per il Sì, ha ribattuto a Kouchner: «Gli elettori irlandesi sono capaci di fare le loro scelte da soli».

Ma la sinistra al caviale non può fare a meno di mostrare tutta la sua altezzosità verso il popolo, ed esibire la sua aria di superiorità intellettuale. Mentre in realtà obbedisce agli ordini che vengono dal Bilderberg, dove il possibile no irlandese al Trattato di Lisbona è stato oggetto di preoccupate conversazioni a porte chiuse. In ogni caso, i poteri forti hanno ordinato ai loro maggiordomi «politici» di andare avanti che le «ratifiche» fasulle, fatte da parlamenti subalterni e non da referendum.

L’eurocrazia è «autistica», ha detto persino il ministro francese degli Esteri, Fillon. Non vuole prendere atto che, nonostante menzogne e pressioni e minacce, non riesce a «vendere» la UE così com’è ai suoi cittadini. La sordità e cecità degli eurocrati e dei loro padroni transnazionali è però, in qualche modo, necessitata: oggi su Bruxelles pende la madre di tutte le crisi politiche, per non parlare del governo irlandese, che ha parteggiato con tutti i mezzi più discutibili per il sì.

L’Europa senza democrazia è marchiata dalla illegittimità. Non prenderne atto, è l’unica difesa.

In Francia appaiono manifesti non del tutto pubblicitari. Lo slogan dice: «Lovely day for a Guinness». E’ un bel giorno per brindare con la più célebre birra irlandese.
1) Alain Duhamel, «Le despotism irlandais», Libération, 12 giugno 2008.

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giovedì 12 giugno 2008

Nuove notizie sul fronte Bilderberg-Bush


Negli ultimi giorni l’economia mondiale è in grande fermento per le decisioni strategiche dei Paesi più influenti. Da poco si è concluso l’incontro annuale dei maggiori esponenti economici e finanziari mondiali, come sempre senza il minimo accenno da parte dei media e delle tv di Stato.
Dalle prime indiscrezioni il gruppo Bilderberg sembra aver confermato la volontà di far crescere il prezzo del greggio, arrivando sicuramente oltre i 200$ entro l’anno e forse anche di più l’anno prossimo. Altre notizie evidenziano la volontà di accelerare il programma dell’impianto di Microchip su larga scala. Nei prossimi giorni verificherò tali fonti e spero di pubblicare qualcosa in merito.

La visita di Bush in Europa e ora in Italia, sembra chiudere il cerchio delle nuove linee guida da seguire nei prossimi mesi. L’incontro, fra le altre cose, ratificherà l’operazione economica transatlantica, un accordo fra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, relativo alle tematiche economiche e al rafforzamento delle misure finanziarie per creare un blocco transatlantico forte. Gli altri punti del vertice rappresentavano il problema dei cambiamenti climatici (Vedi Scie Chimiche) e la sicurezza energetica (Vedi Energia Nucleare).

Si parla di cooperare sull’integrazione economica, le politiche sui visti fra i continenti e altre misure che renderanno la vita dei cittadini un vero e proprio incubo.

Aggiornamento
L'amministrazione Bush ha richiesto di aumentare il numero di basi attive in Iraq da 30 a 58. La necessità di nuovi soldati da utilizzare in Afghanistan e Iraq, giustificherebbe tale richiesta. La volontà di attaccare l'Iran entro fino mandato, è tuttavia osteggiata da molti esponenti di punta governativi e dal congresso, che non vedono di buon occhio questa operazione. Resta il fatto che tutto sembra presagire ad una nuova guerra, una guerra definitiva, che coinvolgerebbe Israele e molti Paesi arabi, con conseguenze nefaste.


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mercoledì 11 giugno 2008

Perché NO al trattato di Lisbona


"E’ la forma più assoluta di totalitarismo"
di Ida Magli – tratto da “Il Giornale”, 7 Giugno 2008

I
n questi giorni, con la ratifica da parte del Parlamento italiano del cosiddetto Trattato di Lisbona, si porrà fine definitivamente all'esistenza delle Nazione Italia. E mano a mano si porrà fine all'esistenza di quasi tutte le altre nazioni in Europa. Non bisogna sorprendersi del silenzio che accompagna l'atto più importante che sia mai stato compiuto dal 1870 con il Regno d'Italia. È un silenzio che non è dovuto soltanto al volere dei governanti, ben sicuri fin dall'inizio dell'operazione “Unione europea“ che bisognava tenerne all'oscuro il più possibile i cittadini, ma anche alla obiettiva difficoltà per i giornalisti di fornire informazioni e tanto meno spiegazioni di un progetto che esula da qualsiasi concetto di «politica“.

Il Trattato di Lisbona è infatti una «visione del mondo» universale, una teologia dogmatica con le sue applicazioni pratiche, la forma più assoluta di totalitarismo che sia mai stata messa in atto. Come potrebbero i giornalisti istruire con poche parole milioni di persone sulla metafisica di Kant? Eppure c'è quasi tutto Kant, inclusa la sua proposta per la Pace Perpetua , nel progetto dell'Unione europea. Ma c'è anche molto Rousseau, molto Voltaire, molto Marx, con in più quello che Tremonti definisce «mercatismo»: l'assolutizzazione del mercato.
La falsificazione dei significati linguistici accompagna fin dall'inizio l'operazione europea: quello che viene firmato non è affatto un Trattato e non è neanche una «Costituzione», come era stato chiamato prima che i referendum popolari lo bocciassero. È la proclamazione di una religione universale, accompagnata in tutti i dettagli dagli strumenti coercitivi verso i popoli e verso le singole persone per realizzarla. È il passo fondamentale, dopo averlo costituito in Europa, per giungere alla meta prefissata: il governo mondiale.

Posso indicare in questo breve spazio soltanto alcuni degli strumenti preordinati:

A) Il sincretismo fra le varie religioni e fra i vari costumi culturali. Un sincretismo che verrà raggiunto con lo spostamento di milioni di persone e smussando tutte le differenze attraverso il «dialogo». Discendono da questa precisa volontà dei governanti le ondate immigratorie che stanno soffocando l'Europa d'occidente. Si tratta di decisioni di forza, prese a tavolino: se nasceranno reazioni o conflitti, come di fatto sono già nati, provvederanno le schedature biometriche, la polizia e il tribunale europeo a eliminarli.

B) Il governo concentrato in poche persone, quasi sconosciute ai cittadini, mentre diventano sempre più pleonastici i parlamenti nazionali. Il parlamento europeo, infatti, tanto perché nessuno possa obiettare in seguito che non aveva capito, è stato istituito fin dall'inizio privo di potere legislativo. Pura finzione al fine di gettare polvere negli occhi ai cittadini e tenere buoni con ricche poltrone i residui pretendenti al potere nell'impero fittizio.

C) Nella sua qualità di fase di passaggio verso il governo mondiale, l'Europa deve essere debolissima, come infatti sta diventando. Per ora qualcuno lo nota a proposito dell'economia e della ricerca (ricerca significa intelligenza), ma presto sarà chiaro a tutti l'impoverimento intellettuale e affettivo di popoli costretti a perdere la propria identità, la propria «forma» in ogni settore della vita. In Italia la perdita è più grave per il semplice motivo che gli italiani sono i più ricchi di creatività. Di fronte al vuoto di qualsiasi ideale e di qualsiasi futuro, i giovani si battono per quelli vecchi inesistenti, oppure «si annoiano». Vi si aggiungono con uguale impoverimento i milioni di immigrati, anch'essi sradicati dalla loro identità e gettati nel crogiolo della non-forma.

Si tratta di conseguenze ovvie, perseguite con ostinazione durante il passare degli anni sia dai fanatici credenti nella religione universale che da coloro che se ne servono per assolutizzare il proprio potere. Ci troviamo di fronte a quello che i poeti tedeschi individuavano chiaramente durante il nazismo come «il generale naufragio dello spirito». Seppellire le nazioni per paura del nazionalismo significa provocare di nuovo il generale naufragio dello spirito. Significa che alla fine Hitler ha vinto.

Ida Magli
Roma, 24 Maggio 2008
n. 135 del 2008-06-07 pagina 15

Fonte: www.disinformazione.it

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Così ci salveremo dal nucleare


Basta guardare i numeri senza le lenti dell'ideologia.
Proprio l'attitudine che, in Italia, scarseggia di più per il guru dell'economia all'idrogeno.
Si vedrebbe così che l'uranio, come il petrolio, presto imboccherà la sua parabola discendente: ce ne sarà di meno e costerà di più.
E che il problema dello smaltimento delle scorie è drammaticamente aperto anche negli Stati Uniti dove lo studiano da anni.
"Vi immaginate uno scenario tipo Napoli, ma dove i rifiuti fossero radioattivi?" è il suo inquietante memento. Meglio puntare su quella che lui chiama la "terza rivoluzione industriale".

L'incidente all'impianto sloveno arroventa il dibattito italiano, a pochi giorni dall'annuncio del ritorno al nucleare. Cosa ne pensa?

"Ho parlato con persone che hanno conoscenza di prima mano dell'incidente, e mi hanno tranquillizzato. Non ci sono state fughe radioattive e il governo ha gestito bene tutta la vicenda. Ho lavorato con l'amministrazione Jan%u0161a e posso dire che hanno sempre dimostrato una leadership illuminata nel traghettare la Slovenia verso le energie rinnovabili. Non posso dire lo stesso di tutti i paesi europei, ma posso lodare le politiche energetiche di Ljubljana".

Superata questa crisi, in generale possiamo sentirci sicuri?

"Il problema col nucleare è che si tratta di un'energia con basse probabilità di incidente, ma ad alto rischio. Ovvero: non succede quasi mai niente di brutto, ma se qualcosa va storto può essere una catastrofe. Come Chernobyl".

Il governo italiano ha confermato l'inizio della costruzione delle nuove centrali entro il 2013. Coerenza o azzardo?

"Non capisco i termini della discussione in corso in Italia. Amo il vostro paese, lo seguo da anni ma questa volta mi sento davvero perso. I sostenitori dicono: il nucleare è pulito, non produce diossido di carbonio, quindi contribuirà a risolvere il cambiamento climatico. Un ragionamento che non torna se solo si guarda allo scenario globale. Oggi sono in funzione nel mondo 439 centrali nucleari e producono circa il 5% dell'energia totale. Nei prossimi 20 anni molte di queste centrali andranno rimpiazzate. E nessuno dei top manager del settore energetico crede che lo saranno in una misura maggiore della metà. Ma anche se lo fossero tutte si tratterebbe di un risparmio del 5%. Ora, per avere un qualche impatto nel ridurre il riscaldamento del pianeta, si dovrebbe ridurre del 20% il Co2, un risultato che certo non può venire da qui".

Un finto argomento quindi quello del nucleare "verde"?

"Non in assoluto, ma relativamente alla realtà, sì. Perché il passaggio al nucleare avesse un impatto sull'ambiente bisognerebbe costruire 3 centrali ogni 30 giorni per i prossimi 60 anni. Così facendo fornirebbe il 20% di energia totale, la soglia critica che comincia a fare una differenza. C'è qualcuno sano di mente che pensa che si potrebbe procedere a questo ritmo? La Cina ha ordinato 44 nuove centrali nei prossimi 40 anni per raddoppiare la sua potenza produttiva. Ma si avvia ad essere il principale consumatore di energia...".

Ci sono altri ostacoli lungo questa strada?

"Io ne conto cinque, e adesso vi dico il secondo. Non sappiamo ancora come trasportare e stoccare le scorie. Gli Stati Uniti hanno straordinari scienziati e hanno investito 8 miliardi di dollari in 18 anni per stoccare i residui all'interno delle montagne Yucca dove avrebbero dovuto restare al sicuro per quasi 10 mila anni. Bene, hanno già cominciato a contaminare l'area nonostante i calcoli, i fondi e i super-ingegneri. Davvero l'Italia crede di poter far meglio di noi? L'esperienza di Napoli non autorizza troppo ottimismo. E questa volta i rifiuti sarebbero nucleari, con conseguenze inimmaginabili".

Ecoballe all'uranio, un pensiero da brividi. E il terzo ostacolo?

"Stando agli studi dell'agenzia internazionale per l'energia atomica l'uranio comincerà a scarseggiare dal 2025-2035. Come il petrolio sta per raggiungere il suo peak. I prezzi, quindi, andranno presto su. Ciò si ripercuoterà sui costi per produrre energia togliendo ulteriori argomenti a questo malpensato progetto. Aggiungo il quarto punto. Si potrebbe puntare sul plutonio. Ma con quello è più facile costruire bombe. La Casa Bianca e molti altri governi fanno un gran parlare dei rischi dell'atomica in mani nemiche. Ma i governi buoni di oggi diventano le canaglie di domani".

Siamo arrivati così all'ultima considerazione. Qual è?

"Che non c'è abbastanza acqua nel mondo per gestire impianti nucleari. Temo che non sia noto a tutti che circa il 40% dell'acqua potabile francese serve a raffreddare i reattori. L'estate di cinque anni fa, quando molti anziani morirono per il caldo, uno dei danni collaterali che passarono sotto silenzio fu che scarseggiò l'acqua per raffreddare gli impianti. Come conseguenza fu ridotta l'erogazione di energia elettrica. E morirono ancora più anziani per mancanza di aria condizionata".

Se questi sono i dati che uso ne fa la politica?

"Posso sostenere un dibattito con qualsiasi statista sulla base di questi numeri e dimostrargli che sono giusti, inoppugnabili. Ma la politica a volte segue altre strade rispetto alla razionalità. E questo discorso, anche in Italia, è inquinato da considerazioni ideologiche".

In che senso? C'è un'energia di destra e una di sinistra?

"Direi modelli energetici élitari e altri democratici. Il nucleare è centralizzato, dall'alto in basso, appartiene al XX secolo, all'epoca del carbone. Servono grossi investimenti iniziali e altrettanti di tipo geopolitico per difenderlo".

E il modello democratico, invece?

"È quello che io chiamo la "terza rivoluzione industriale". Un sistema distribuito, dal basso verso l'alto, in cui ognuno si produce la propria energia rinnovabile e la scambia con gli altri attraverso "reti intelligenti" come oggi produce e condivide l'informazione, tramite internet".

Immagina che sia possibile applicarlo anche in Italia?

"Sta scherzando? Voi siete messi meglio di tutti: avete il sole dappertutto, il vento in molte località, in Toscana c'è anche il geotermico, in Trentino si possono sfruttare le biomasse. Eppure, con tutto questo ben di dio, siete indietro rispetto a Germania, Scandinavia e Spagna per quel che riguarda le rinnovabili".

Ci dica come si affronta questa transizione.

"Bisogna cominciare a costruire abitazioni che abbiano al loro interno le tecnologie per produrre energie rinnovabili, come il fotovoltaico. Non è un'opzione, ma un obbligo comunitario quello di arrivare al 20%: voi da dove avete cominciato? Oggi il settore delle costruzioni è il primo fattore di riscaldamento del pianeta, domani potrebbe diventare parte della soluzione. Poi serviranno batterie a idrogeno per immagazzinare questa energia. E una rete intelligente per distribuirla".

Oltre che motivi etici, sembrano essercene anche di economici molto convincenti. È così?

"In Spagna, che sta procedendo molto rapidamente verso le rinnovabili, alcune nuove compagnie hanno fatto un sacco di soldi proprio realizzando soluzioni "verdi". Il nucleare, invece, è una tecnologia matura e non creerà nessun posto di lavoro. Le energie alternative potrebbero produrne migliaia".

A questo punto solo un pazzo potrebbe scegliere un'altra strada. Eppure non è solo Roma ad aver riconsiderato il nucleare. Perché?
"Credo che abbia molto a che fare con un gap generazionale. E ve lo dice uno che ha 63 anni. I vecchi politici, cresciuti con la sindrome del controllo, si sentono più a loro agio in un mondo in cui anche l'energia è somministrata da un'entità superiore".

RICCARDO STAGLIANÒ

www.repubblica.it

Fonte: http://www.promiseland.it

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Il finto Global Warming è un'opportunità


Il clima sta cambiando? Farà sempre più caldo? Ci sarà sempre meno acqua (potabile)?
Non c'è problema, ci penseranno i colossi del business genetico Monsanto,Bayer,BASF eSyngenta & C. con le loro nuove fantastiche sementi O.G.M. per il global warming.
Aumenteranno la produzione di mais, soia e cotone che in questi ultimi tempi stanno vedendo un'impennata dei prezzi a causa dell'aumento del loro consumo da parte di paesi come Cina ed India ma anche grazie alle varie speculazioni sui contratti di borsa.Il tutto consumando meno acqua.
Parecchi scienziati concordano nell'affermare che il global warming non esiste,o per lo meno non nella maniera che ci viene presentata da Al Gore.
Anche in questo caso sento puzza di speculazione.................
Vi lascio alla lettura di questo articolo che ho trovato molto interessante.

Monsanto brevetta le sementi per il «global warming»
di Maurizio Blondet

Il Salame, dopotutto, non è solo un Salame. Ha appena detto che, dati i rincari alimentari, è venuto il momento di seminare OGM: apparentemente una pura idiozia, dato che le sementi modificate non aumentano i raccolti. Ma forse, Berlusconi era ben informato di quel che si prepara nei laboratori di Frankenstein.

Le grandi firme del business genetico - Monsanto, Bayer, BASF, Syngenta & Co. - hanno depositato insieme ben 532 brevetti di sequenze genetiche «che favoriscono l’adattamento ai cambiamenti climatici» delle piante. Il 49% di questi brevetti sono di due sole ditte, Monsanto e BASF: le stesse mega-corporation che nel maggio 2007 hanno stretto fra loro un accordo di ricerca per sviluppare sementi resistenti a condizioni climatiche estreme, desertificazione, tropicalizzazione, alluvioni, salinità crescente dei suoli. I due colossi ci spendono 1,5 miliardi di dollari.

«Il più grande accordo privato di ricerca mai stipulato», commenta ETC Group, il gruppo di ricerca indipendente canadese che ha denunciato l’accordo (1). Vuol dire che intendono guadagnarci dieci volte tanto. O cento.

«Si concentrano sui geni ‘climatici’ perchè per loro è una occasione d’oro per spingere gli OGM come soluzione al problema del clima», scrive ETC: «Queste tecniche proprietarie finiranno per concentrare il potere della corporations, aumentare i costi, inibire la ricerca indipendente e minacciare il diritto dei coltivatori a farsi le proprie sementi e a scambiarsele».

In altre parole: questa direzione di ricerca così titanicamente finanziata è intesa ad imporre il modello agro-industriale anche nel nuovo clima, proprio mentre la comunità degli agronomi sostiene che, per far fronte ai cambiamenti climatici, la soluzione è il sostegno ai piccoli coltivatori e all’agricoltura autarchica da autoconsumo.

Nell’aprile scorso, un rapporto ONU scritto da scienziati della coltivazione aveva consigliato appunto la seconda soluzione, a misura umana, citando anche vari esempi in cui l’agronomia classica (non ingegneristica) è riuscita a selezionare dei risi che crescono in condizioni di estrema aridità.
Monsanto e le altre si affannano a brevettare praticamente tutte le varietà naturali anche allo scopo di sbarrare il passo alla ricerca da parte di organismi pubblici e ai contadini che, in tante parti del mondo, già da secoli usano sementi adatte al clima estremo.

«Se le compagnie multinazionali controllano i geni-chiave della resistenza alla aridità in culture transgeniche», scrive ETC, «i ricercatori pubblici saranno accusati di violare i diritti di proprietà». La Monsanto è famosa per intentare cause, in cui i suoi eserciti di avvocati di grido esigono risarcimenti miliardari (2).

Infine, la creazione di piante geneticamente modificate resistenti a climi estremi solleva molti problemi scientifici ancora non risolti: il gene introdotto per resistere alla mancanza d’acqua può - come sanno gli scienziati del settore - dare alla pianta anche altre caratteristiche, impreviste. E’ il fenomeno biologico detto «pleiotropia».

Niente da fare: è cominciata la colossale opera di marketing e di lobby per «vendere» la soluzione transgenica al «global warming». Con la distribuzione di grandi mazzette, pardon «contributi alla ricerca», per coinvolgere e tacitare i laboratori pubblici di ricerca più grossi, come il Cimmyt (Centro internazionale di miglioramento del mais e del frumento) e il CGIAR (Gruppo consultivo internazionale di ricerca agricola).

Per esempio, il Cimmyt ha ricevuto 47 milioni di dollari dalla Bill & Melinda Gates Foundation
(il miliardario monopolista di Microsoft) per diffondere gli OGM in Africa. E i Paesi africani si sono visti imporre da USA e Brasile l’obbligo di adottare alberi transgenici (con il pretesto di ricavarne biocarburanti da cellulosa) alla Conferenza per la biodiversità tenutasi a Bonn il 30 maggio scorso. Gli africani volevano una moratoria, per capire l’effetto che questi alberi avranno sull’ecosistema. Niente: devono piantarli, e zitti. E il tutto, in nome della «biodiversità». Evidentemente, gli organizzatori saranno stati «finanziati».

Non manca la grancassa pubblicitaria per il promettente business. In coincidenza con la conferenza FAO per l’alimentazione e l’agricoltura di Roma, Monsanto, dalla sua sede di Saint Louis - ha emanato un altisonante «impegno in tre punti».

La Monsanto si impegna a «raddoppiare la produttività di mais. Soya e cotone nel 2030», a «sviluppare sementi che ridurranno di un terzo le risorse d’acqua e fertilizzanti richieste»,
e «migliorare la vita dei contadini, fra cui cinque milioni dei più poveri, entro il 2020».

I contadini che ci hanno avuto a che fare lo sanno bene: la Monsanto è tutta dedita al bene dell’umanità e al loro. Ma questo proclama non è per i contadini: è la «linea» dettata ai giornalisti liberi e incorruttibili, che dovranno ripetere e ripetere nei loro articoli e reportages. Solo gli OGM ci salveranno dalla fame per global warming, non c’è altra soluzione.

Nei prossimi mesi, fate attenzione a quanti giornali ripeteranno quelle frasi dettate da Saint Louis. Berlusconi, lui, s’è portato avanti: ha fatto il suo spot per Monsanto prima di tutti.Forse crede che la Monsanto s’è ispirata, nel suo proclama, al celebre «Contratto con gli italiani» che il Salame firmò da Vespa, e che sappiamo come è stato onorato? Forse è intima consonanza sul bene da fare al genere umano? Chissà.


1) «Patenting the climate genes and capturing the climate agenda», ETC, maggio-giugno 2008. ETC sta per Action Group on Erosion, Technology and Concentration.
2) Per conoscere i metodi intimidatori praticati da Monsanto, sarà utile leggere «Monsanto’s harvest of fear», di Donald Barlett e James Steele, pubblicato su Vanity Fair il maggio 2008. «Monsanto already dominates America’s food chain with its genetically modified seeds. Now it has targeted milk production. Just as frightening as the corporation tactics - ruthless legal battles against small farmers - is its decade long history of toxic contamination». La Monsanto è dominata dalla famiglia ebraica Shapiro.

Fonte: http://www.effedieffe.com

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lunedì 9 giugno 2008

Matrix non è più fantascienza


Andando avanti di questo passo dove andremo a finire?
Vi posto questo interessante articolo che ho trovato.................abbastanza inquietante.

Apprendimento stile Matrix per gli studenti del futuro.

I bambini impareranno a scaricare informazioni direttamente nel cervello entro 30 anni, una formazione di esperti ha previsto.

Chris Parry, il nuovo direttore generale della Independent Schools Council, ha dichiarato che una tecnologia "Tipo-Matrix" renderà obsolete le tradizionali lezioni. "E’ un breve percorso dalla tecnologia wireless per ottenere effettivamente i collegamenti elettrici nel vostro cervello per assorbire la conoscenza" - Chris Parry ha detto. Il signor Parry, un ex contrammiraglio, ha trascorso tre anni alla definizione del futuro contesto strategico per i militari di alto rango presso il Ministero della Difesa.

Egli ha detto che il thriller di Keanu Reeves non sembrerà più fantascienza fra trenta anni. "Entro 30 anni, sedersi ed imparare qualcosa sarà un ricordo del passato", ha detto Parry. "Penso che la gente sarà in grado di accedere direttamente, in stile Matrix, a tutti i vocabolari di cui ha bisogno per una lingua straniera, lasciando solo che si occupi della grammatica."

Il signor Parry sta preparando 1300 scuole private, che collettivamente insegnano a mezzo milione di bambini, per un futuro high-tech.

Articolo originale: Kids set for 'Matrix' future

Fonte: http://freenfo.blogspot.com

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venerdì 6 giugno 2008

La balla del surriscaldamento globale


di Francesco Scinico
L'ex vice presidente degli Stati Uniti Al Gore ha ricevuto il premio Nobel per la pace 2007 per il suo impegno ambientale sul surriscaldamento globale (global warming).
Non sono sicuro che immagine abbia Al Gore in Italia. Magari è popolare; magari gli italiani si sono bevuti la balla del global warming causato da noi esseri umani; magari si sono bevuti pure la balla più grande che Al Gore sia un angioletto che ha a cuore il destino del mondo; ma che gesto carino.
Io ho un commento al riguardo: haha.

Ma fatemi il piacere. Negli anni 70 i mass media hanno diffuso la paura del raffreddamento globale. Oggi abbiamo il surriscaldamento. Insomma, ci stavate a dire le balle allora o adesso?
Si dà il caso che abbiano mentito allora e che stiano mentendo adesso.
Sì, è vero che stiamo attraversando un periodo di riscaldamento; è vero che la terra ha la temperatura più alta degli ultimi 400 anni, come Gore non si stanca mai di mostrare; peccato però che mostrino soltanto gli ultimi 400 anni; peccato che non parlino di tutti gli scienziati che si oppongono a questa ridicola teoria del surriscaldamento globale causato dall'uomo; peccato che sia una balla.

Quali sono i fatti?



La temperatura si sta innalzando di 0.5 gradi C al secolo. Questo innalzamento non è causato dall'uomo. Se guardiamo ad un periodo maggiore degli ultimi 400 anni, la temperatura non è
particolarmente elevata; anzi è nella media se consideriamo gli ultimi
3000 anni. La temperatura era molto più alta di quella attuale durante l'Optimum medievale, eppure pare che il pianeta sia sopravvissuto senza problemi, no? Infine, questo riscaldamento è dovuto all'attività solare, non al problema degli idrocarburi.



Al Gore vorrebbe farci credere che la produzione umana di idrocarburi sarebbe al centro di questo fenomeno. Balla: l'uso umano ha innalzato il livello di anidride carbonica solo dello 0.03 o 0.04% durante l'ultimo secolo—circa 8 gigatoni all'anno,ammesso che riusciamo a misurarli correttamente, contro i 40.000 gigatoni naturalmente presenti nella biosfera e negli oceani.

Infine, va considerato che Al Gore conta su circa 600 scienziati—oltre ad altri nomi celebri—che hanno sottoscritto la balla del surriscaldamento globale. Dall'altra parte, oltre 31.000 scienziati hanno firmato una petizione contro tale fenomeno. Per chi legge l'inglese, ecco il link all'intervista con il dr. Arthur Robinson, co-fondatore dell'Oregon Institute of Science and Medicine, uno degli scienziati contrari alla teoria del surriscaldamento globale.
Fonte: http://www.scinico.org/

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giovedì 5 giugno 2008

Trattato di Lisbona & Nuovo Ordine Internazionale


Oggi possiamo tranquillamente parlare di “Nuovo Ordine Internazionale” o “Nuovo Ordine Mondiale”, senza essere tacciati da psicopatici cospirazionisti, e sapete perché?
Per il semplice motivo che personaggi del calibro di George Herbert Walker Bush, Giovanni Paolo II, Henry Kissinger, Kofi Annan, Bill Clinton, Gordon Brown e molti altri, ne hanno parlato liberamente e pubblicamente.
George Bush senior parlò esattamente di Nuovo Ordine Mondiale l’11 settembre (data simbolica) del 1990; Papa Giovanni Paolo II lo fece nel messaggio per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace il 1° gennaio 2003; Kofi Annan (ex segretario dell’ONU) nel suo ultimo discorso all’assemblea delle Nazioni Unite, parlando ai 192 leader dei paesi membri chiese nientepopodimenchè la “creazione di un nuovo ordine mondiale
[1].

Quindi se siamo dei visionari, siamo in buona (per modo di dire) compagnia!
Oggi il Sistema oligarchico che anela al controllo della vita di milioni di persone ha fatto e sta facendo passi da gigante per raggiungere questo obiettivo. L’ultimo in ordine cronologico è il “Trattato di Lisbona”.

Pochi ne avranno sentito parlare, ma è già stato votato dai governanti europei, tra cui anche l’Italia.
Il 30 maggio scorso, “il Consiglio dei Ministri – dice Franco Frattini – ha approvato all’unanimità il ddl di ratifica del Trattato di Lisbona,
che i presidenti delle Camere inseriranno come priorità nell'ordine del giorno dei lavori parlamentari[2]
Il grande statista Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione , ha aggiunto però che “rimangono le riserve della Lega che proporrà una legge ad hoc per consentire un Referendum sul Trattato
[3]

Il suo è stato un sì, ma con riserva, perché “c’è - dice lui - una perdita di sovranità notevole[4].
Staremo a vedere se il Carroccio riuscirà ad ottenere una legge costituzionale che permetta a noi cittadini di dire la nostra su questo Trattato con un referendum. Oggi infatti non è possibile il voto popolare su un Trattato. Chissà come mai?!

Il primo paese ad aver ratificato il nuovo trattato è stata l’Ungheria, seguita a ruota da Slovenia, Malta, Romania, Bulgaria, Polonia, Slovacchia, Portogallo, Danimarca, Austria, Lettonia e Lituania.[5]
L’Impero Britannico che in sede di negoziato ha ottenuto diverse e importanti esenzioni (opting out) deve ancora ratificarlo. Con opting-out s’intende la clausola di esenzione: in pratica è la deroga che - onde impedire un bloccaggio generale - è concessa agli Stati membri che non desiderano associarsi agli altri Stati. Inghilterra e Danimarca non hanno infatti aderito alla terza fase dell’unione economica e monetaria (UEM): questi due paesi intelligentemente incamerano il Signoraggio sulla loro moneta (rispettivamente sterlina e corona danese), ma anche sull’euro, visto che partecipano come soci/proprietari della BCE, Banca Centrale europea di Francoforte (quote di “proprietà”: Inghilterra 15,98% e Danimarca 1,72%).
Non a caso l’Inghilterra è da secoli il Centro del Potere planetario!

Ma cos’è questo Trattato e perché c’interessa?

Questo Trattato modifica e sostituisce il Trattato dell’Unione europea (1992), noto come Maastricht, e il Trattato istitutivo della comunità europea (1957).
Il Trattato dovrebbe entrare in vigore all’inizio del 2009, e il prossimo 12 giugno sarà una data molto importante per tutti, visto che in Irlanda si effettuerà il referendum. Unico paese in Europa ad aver istituto un voto popolare sull’argomento.
Il Movimento internazionale Diritti Civili Solidarietà denuncia da mesi il pericolo di questo Trattato, chiedendo a gran voce che non venga ratificato, perchè se ciò avverrà:

- Aumenteranno i poteri straordinari della Commissione dell’Unione Europea in quasi tutti gli aspetti della vita dei cittadini (politica economica e difesa), privando il nostro Paese della propria sovranità e vanificando in questo senso la Costituzione italiana, a partire dall’Articolo 1 che recita “la sovranità appartiene al popolo”.

- La politica di difesa del Trattato prevede, oltre alle missioni di pace, anche missioni offensive, che violano l’Art. 11 della Costituzione. Attraverso il potenziamento delle forze militari messe a disposizione dell'Unione Europea, è in atto un tentativo di fare dell'Europa un braccio della NATO. Con la creazione di un gruppo ristretto di paesi a cui verrebbero demandate le iniziative militari, sarebbe più facile aggirare l'opposizione di chi vorrebbe evitare lo scontro strategico portato avanti da Londra e Washington nei confronti di Russia e Cina[6].

- In politica economica si parla di una vera e propria “dittatura dell’Unione e della Banca Centrale Europea”. Grazie al Trattato di Lisbona, infatti, i burocrati dell’Unione Europea avranno pieno titolo a bocciare qualunque misura decisa dal nostro governo, e dagli altri governi europei, per difendere la propria economia, l’occupazione, i redditi, l’industria e l’agricoltura, ed intervenire sui prezzi.

Sembra follia ma purtroppo non lo è.
L'ex ministro e insigne giurista Giuseppe Guarino, ordinario di diritto amministrativo all'Università di Roma, ha diffidato dal ratificare il trattato così com'è, perché esso codificherebbe un sistema di "governo di un organo" o "organocrazia".
Il trattato viola almeno due articoli della Costituzione italiana, l'Art. 1 e 11.
Riguardo a quest'ultimo, le condizioni di parità sono violate dal fatto che paesi come la Gran Bretagna e la Danimarca , membri del trattato, sono esonerati dalla partecipazione all'Euro. Così essi possono, ad esempio, fissare il tasso d'interesse in modo vantaggioso per loro ma svantaggioso per gli altri firmatari del trattato.

Inoltre il Trattato aumenta sensibilmente i poteri della Commissione Europea.
Ad esempio, nel caso della procedura di infrazione del Patto di Stabilità, stabilita dall'Art. 104, la Commissione finora aveva solo il potere di notificare l'avvenuta infrazione al Consiglio dei Ministri dell'EU, che poi decideva se avviare la procedura o meno. Nella nuova versione, sono stati introdotti tre piccoli cambiamenti che spostano quei poteri in seno alla Commissione. Non sarebbe saggio approvare il trattato, riproponendosi di cambiare in seguito le sue parti sbagliate, ha osservato il prof. Guarino. Ciò sarebbe di fatto impossibile, dato che occorre l'unanimità.

Un altro eminente costituzionalista tedesco, il prof. Schachtschneider, ha sviluppato una lezione dal titolo “La legittimazione della pena di morte e dell'omicidio” in cui sostiene che il Trattato di Lisbona nel suo continuo sostenere una cosa e rimandare ad altra contraria attraverso il richiamo alle “Spiegazioni della Carta dei Diritti Fondamentali” legittima la pena di morte e l’omicidioper reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o un'insurrezione” e “per atti commessi in tempo di guerra o in caso di pericolo imminente di guerra” (ben 14 Stati dell’Unione europea sono impegnati nella guerra in Iraq).[7]
In caso di pericolo imminente di guerra”? Ma noi, grazie alla politica guerrafondaia di Bush & Company siamo dall’11 settembre 2001 quotidianamente in “guerra” contro il terrorismo! Come la mettiamo?

Sarebbe poi di interesse nazionale conoscere – soprattutto nell’ottica della nuova legge sulla sicurezza votata dal governo Berlusconi - cosa s’intende per “sommossa” e “insurrezione”.
Forse il movimento No-Tav può essere considerato una sommossa? O tutti coloro che si battono perché non vengano costruite centrali atomiche o cancro-valorizzatori (leggi inceneritori)?
Chi lo sa, fatto sta che con la nuova legge sulla sicurezza, questi siti saranno di “interesse nazionale” per cui potranno essere difesi dall’esercito, e gli organizzatori di manifestazioni (pacifiche) di protesta, potrebbero finire in galera! Alla faccia della libertà.
Ma d’altronde la grande maestra America insegna.

Il 17 ottobre 2006 Bush junior ha firmato il “Military Commissions Act” (MCA) che introduce l’istituzione di tribunali militari con potere di giudicare sia chi è cittadino USA sia chi non lo è.
In un colpo solo, ha fatto sparire il più antico fra i diritti della società anglofona: quello di opporsi al potere governativo di arrestare chiunque e detenere arbitrariamente le persone: l’Habeas Corpus, considerato uno dei principi più importanti stabiliti dalla Magna Charta Libertatum (firmata da Re Giovanni Senza Terra nel 1215)[8]
Ma non è tutto perché lo stesso giorno, sempre il solito Bush ha firmato il “John Warner Defense Authorizations Act” che permette al presidente di dislocare truppe in qualsiasi località degli Stati Uniti e di assumere il controllo delle unità della Guardia nazionale in qualsiasi stato degli USA senza previo consenso del governatore o del magistrato, al fine di “reprimere disordini pubblici”.
All’appello manca la Legge Marziale e poi siamo al completo…

Il Trattato di Lisbona in quest’ottica è l’ennesimo passo in avanti verso la creazione del cosiddetto Nuovo Ordine Internazionale, cioè “maggiori poteri di controllo di pochi su molti”.
La sua ratifica permetterà ai banchieri di Bruxelles di potenziare il loro potere su noi sudditi europei e di conseguenza limitare di molto le nostre libertà individuali.
La sovranità dei popoli sta per essere consegnata totalmente nelle mani di qualche oscuro e potente banchiere...

Dobbiamo sperare quindi che venga fatto un Referendum popolare (con legge costituzionale) sul Trattato di Lisbona!

Non sappiamo se possa servire a qualcosa, ma proviamo a mandare il nostro disappunto mediante una e-mail o lettera, alle segreterie dei principali partiti di governo e dei quotidiani nazionali.

Segreteria politica federale rsoragna@leganord.org
Affari istituzionali rmarraccini@leganord.org
Giustizia sanvar@leganord.org
Segreteria nazionale Giovani Forza Italia segreterianazionale@forzaitaliagiovani.it
Il Corriere della Sera www.corriere.it/scrivi/bit.shtml
La Repubblica larepubblica@repubblica.it

La senatrice Lidia Menapace contraria al Trattato di Lisbona
Importantissima segnalazione per ambedue i temi anzi tre: abolizione della neutralità (che obbliga Svizzera, Svezia, Austria, Finlandia, Malta a mutare forma dello stato o a non aderire all'Europa) mentre sarebbe proprio il caso di tenere aperta la possibilità di provare a fare un' Europa neutrale (che non vuol nemmeno dire disarmata, ma ad esempio nell'impossibilità di possedere armi atomiche e qualsiasi armamento nucleare) (dunque un bel sostegno alla campagna Via le bombe!), pena di morte (che abbiamo appena tolto dal codice militare di guerra italiano), fine della sovranità nazionale in economia, che è una clausola tombale sullo stato sociale. credo che davvero dovremmo fare un grande botto in proposito. Mandiamo il testo di Liliana sottoscritto e appoggiato dalla rete a Liberazione, al Manifesto, alla segreteria di Rifondazione e a tutta la Sinistra arcobaleno (avete visto che l'unico colore assente è il rosa?), al gruppo della sinistra al parlamento europeo.

Se volete scaricare il Trattato di Lisbona integrale in italiano (287 pagine) www.consilium.europa.eu/uedocs/cmsUpload/cg00014.it07.pdf

"Porta a Porta" 14 febbraio 2008, Giulio Tremonti parla di Illuminati!
(2 min. e 24 sec.)



"Anno Zero" 6 marzo 2008, Giulio Tremonti parla di Illuminati!
(7 min. 35 sec.)



Da Maastricht a Lisbona: cronologia

17 Febbraio 1986
Giulio Andreotti (Ministro degli Esteri del Governo Craxi), firma l’Atto Unico Europeo (AUE).

7 Febbraio 1992
Giulio Andreotti (Presidente del Consiglio), il Ministro degli Esteri Gianni de Michelis (Membro dell’Aspen Institute) e il Ministro del Tesoro Guido Carli (già governatore di Bankitalia) firmano il Trattato di Maastricht per l’entrata dell’Italia nell’Unione Europea.
Così facendo, l’autonomia delle banche centrali stava entrando in tutti gli ordinamenti giuridici dell’Unione Europea per effetto del Trattato (articolo 107).

Articolo 107 del Trattato di Maastricht
Nell'esercizio dei poteri e nell'assolvimento dei compiti e dei doveri loro attribuiti dal presente trattato e dallo Statuto del SEBC, né la BCE né una Banca centrale nazionale né un membro dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni o dagli organi comunitari, dai Governi degli Stati membri né da qualsiasi altro organismo. Le istituzioni e gli organi comunitari nonché i Governi degli Stati membri si impegnano a rispettare questo principio e a non cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della BCE o delle Banche centrali nazionali nell'assolvimento dei loro compiti.

Gli Stati aderenti rinunciano alla sovranità monetaria nazionale per trasferirla con l’articolo 105 alla Banca Centrale Europea (BCE).

Articolo 105A del Trattato di Maastricht
1.
La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote all'interno della Comunità. La BCE e le Banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla BCE e dalle Banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nella Comunità.
2. Gli Stati membri possono coniare monete metalliche con l'approvazione delle BCE per quanto riguarda il volume del conio.

7 Febbraio 1992
Lo stesso giorno l’autonomia della Banca Centrale si è perfezionata con la legge 7.2.1992 numero 82 varata dal ministro del Tesoro Guido Carli (già governatore della Banca d’Italia), che ha attribuito alla Banca d’Italia la facoltà di variare il tasso ufficiale di sconto senza doverlo più concordare con il Tesoro.

30 Maggio 2008
Il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il ddl di ratifica del Trattato di Lisbona
che da maggiori poteri agli eurocrati di Bruxelles.

[1]Bush: Falso lo scontro di civiltà”, ” La Repubblica ”, 19 settembre 2006
[2]Semaforo verde del Cdm alla ratifica del Trattato di Lisbona”, “Il Sole 24 Ore”, 30 maggio 2008
[3]Sì del governo al Trattato di Lisbona, ma restano le riserve della Lega”, RaiNews24, 30 maggio 2008
[4] Idem
[5] Idem
[6] In questo contesto Helga Zepp-LaRouche, presidente del Movimento Solidarietà tedesco (BueSo) fa riferimento ad un documento politico sul conto dell’Alleanza che circola in ambienti neo-conservatori transatlantici. Il documento è intitolato “Verso una grande strategia per un mondo nell’incertezza” ed è stato redatto da cinque generali in congedo che espongono una nuova strategia per la NATO , secondo cui la nuova struttura di difesa composta da USA, UE e NATO ha il compito di affrontare una serie di sfide, tra cui: crescita demografica (!), cambiamento del clima, sicurezza energetica, aumento dell’irrazionale e declino della ragionevolezza (!), indebolimento degli stati nazionali e delle istituzioni mondiali (come l’ONU, l’UE, la NATO ), terrorismo internazionale, crimine organizzato, proliferazione di armi di distruzione di massa, “abuso della leva finanziaria ed energetica”, migrazioni, HIV/AIDS e SARS. I firmatari sono: gen. Klaus Naumann (Germania), feldmaresciallo lord Inge (Regno Unito), gen. John Shalikashvili (USA), amm. Jacques Lanxade (Francia), e gen. Henk van den Bremen (Olanda).
[7]Il Trattato di Lisbona deve essere respinto”, Movisol, www.movisol.org/08news117.htm 30 maggio 2008
[8]Scompare il diritto dell’Habeas Corpus per chiunque”, Censura 2008, pag. 27, Nuovi Mondi

Fonte: www.disinformazione.it

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