mercoledì 28 maggio 2008

Google vuole mappare il tuo DNA

L’investimento su Navigenics da parte del gigante della ricerca su Web è un’ulteriore prova del fatto che vuole puntare tempestivamente sulla mappatura genetica direct-to-consumer.

Il co-fondatore di Google Larry Page pronuncia un importante discorso all’ International Consumer Electronics Show il 6 gennaio 2006 a Las Vegas, Nevada.

Il tuo DNA finisce nel regno delle ‘informazioni a livello mondiale’, e sembra che Google (GOOG), come parte della sua missione aziendale, stia cercando di organizzare anche questo. Il gigante di Internet ha ricevuto una cattiva stampa nel 2007 quando investì almeno 4.400 millioni di dollari (BusinessWeek.com, 29/11/07) in una compagnia specializzata nella mappatura del DNA, 23andMe, che fu avviata da Anne Wojcicki - la moglie del co-fondatore di Google Sergey Brin - e dal suo socio in affari.

L’interesse di Google per il DNA non finisce qui. Sta investendo del denaro anche in una seconda startup di mappatura del DNA nella Silicon Valley, Navigenics. La compagnia è anche sostenuta dalla brillante società di venture capital Kleiner, Perkins, Caufield & Byers. Per uno sputo di saliva e 2.500 dollari, i risultati del tuo test genetico sono inviati in maniera sicura sullo schermo del tuo computer con le probabilità genetiche relative a 18 condizioni mediche, dall’Alzheimer alle artriti reumatoidi e diversi tipi di cancro. Navigenics punta ad aumentare la prevenzione di malattie fornendo agli utenti informazioni sul loro DNA che loro possono condividere con i propri dottori. L’indirizzo di privacy della compagnia consiste nel criptare le identità degli utenti, e trasmetterle solo qualora ritenga abbiano i requisiti di studi genetici scientificamente sensati. La società offre anche consulenza genetica.

Nello stesso modo in cui ha investito in 23andMe, Google vuole mettere una prima quota in un mercato nuovo e potenzialmente vasto relativo ai dati genetici. "We are interested in supporting companies and making investments in companies that [bolster] our mission statement, which is organizing the world's information and making it universally accessible and useful," Google spokesman Andrew Pederson say"Noi siamo interessati a sostenere e a fare investimenti in società che [rafforzano] il progetto della nostra missione, che è organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e utili", ha affermato il portavoce di Google, Andrew Pederson

Non rivelate le proporzioni dell’investimento

Chiamando 23andMe un esempio di compagnia “che genera un’intera nuova serie di informazioni che interessano una vasta gamma di persone," Pederson sostiene che Google voglia estendere le proprie capacità di ricerca ad un test genetico. Il percorso esatto e i profili dell’affare commerciale dell’emergente mercato di test sui geni resta da chiarire, ma se Navigenics funziona “genererà una quantità consistente di un nuovissimo tipo d’informazione di un valore potenzialmente di vasta portata" sostiene Pederson. "Sentivamo che era importante inserirsi adesso, al primo stadio, per capire meglio l’informazione generata da questo campo che si muove velocemente."

Se la mappatura genetica risulta popolare, la nascente tecnologia è di giovamento ad Affymetrix (AFFX), che non solo ha investito in Navigenics ma realizza anche il sistema GeneChip usato nel test e gestisce il laboratorio che Navigenics usa per analizzare il DNA degli utenti. Altri ex allievi di Affymetrix occupano posizioni chiave in entrambe le startup di test sui geni: Sean George è dirigente di servizio e Stephen Moore è consulente principale a Navigenics; Linda Avey co-dirige 23andMe. Anche un ex presidente di Affymetrix, Sue Siegel, è a bordo di Navigenics.

L’interesse di Google nella compagnia sembra essere puramente finanziario. Sia Navigenics che Google si rifiutano di rivelare le dimensioni dell’investimento. "Nonostante Google sia un investitore finanziario in Navigenics, non hanno accesso ai nostri dati; noi non facciamo pubblicità" dice Amy DuRoss, responsabile della politica e degli affari alla Redwood Shores (Calif.)- di base a Navigenics.

Accalappiare lo star power a SoHo

I tentativi di Google di affermarsi nelle tecnologie di mappatura genetica "potrebbero dire più riguardo Google e la sua direzione aziendale e questa particolare fetta dell’area della biotecnologia piuttosto che su Google come azienda," osserva Scott Kessler, un analista azionario per della Standard & Poor che segue Google. (S&P, come BusinessWeek, appartiene alle aziende della McGraw-Hill (MHP)). Brin e il socio Larry Page "hanno interessi che vanno ben oltre il business della ricerca su Internet e perfino oltre il business dei media online."

Le notizie relative all’investimento di Google arrivano mentre l’azienda di mappatura genetica conclude un lancio di un prodotto di quasi due settimane con un dibattito pubblico di esperti e uno storefront pubblico a Manhattan nella sezione chic di SoHo. Accalappiando lo star power, grandi nomi nella finanza e nella politica – per non menzionare un piccolo lancio pubblicitario da una Internet powerhouse — Navigenics spera che la sua nuova Health Compass diventi lo strumento di svolta per inaugurare una nuova era di sanità personalizzata e preventiva.

"Su tutte queste nuove svolte genetiche c’è sempre qualche resistenza a livello culturale," ha sostenuto l’ex Vicepresidente Al Gore, nuovo socio della Kleiner Perkins, l’8 aprile a un dibattito pubblico di esperti patrocinato da Navigenics circa il potenziale del prodotto. "E quindi quando c’è una valutazione del valore inerente, se l’etica è corretta, se la cultura circostante è appropriata, allora si apre appunto un varco. Credo che questa compagnia lo avrà senza difficoltà." Gore è anche un amico personale del co-fondatore della compagnia, il dottor David Agus, che lui ha chiamato ‘uno che fa miracoli’, e l'ex principale consigliere interno di Gore, Greg Simon, dirige il gruppo di esperti che si occupa dell’etica e della politica della Navigenics.

Un chi è chi dei Venture Capitalists

Agus, direttore dello Spielberg Family Center for Applied Proteomics al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, si occupa di celebrità di Hollywood, dei reali sauditi, e di altre persone ricche, ma concepisce la società come un modo per evitare le malattie costose. Spera che Navigenics ispiri una rivoluzione sanitaria dalle masse, fornendo direttamente informazioni vitali ai consumatori, che a loro volta mobiliteranno i propri dottori. "Partire dal singolo individuo è il modo in cui cambieremo i dottori," dice Agus, "ed è il modo in cui cambieremo la medicina e i costi della sanità, eccetera— prevenzione della malattia."

Da novembre, altre due società hanno offerto ai consumatori test genetici basati sul Web. Mountain View (Calif.)-di base a 23andMe dà ai consumatori i loro dati genetici non elaborati così che essi possano esplorare la propria discendenza, la possibile predisposizione a malattie, oppure partecipare ad una rete di servizi sociali con altri utenti che desiderano condividere i propri profili genetici. E deCODE Genetics (DCGN), di Reykjavik, Islanda, cataloga i rischi genetici per 26 malattie e condizioni, fornisce dati relativi alla discendenza, e permette agli utenti di condividere le informazioni con altri. (Un portavoce di A deCODE sostiene che Google non possiede una partecipazione azionaria nella compagnia).

Un chi è che del mondo venture-capital sta rinforzando Navigenics. La startup ha completato il suo secondo round di conversione di un finanziamento a novembre, raccogliendo più di 25 milioni di dollari da Kleiner Perkins, Sequoia Capital, e Mohr Davidow Ventures. Mari Baker, un ex "responsabile-in-sede" alla Kleiner Perkins ed ex direttore generale di Intuit (INTU), è amministratore delegato di Navigenics. MDV ha anche finanziato 23andMe ma quella relazione è finita. Tra gli investitori individuali invece Scott Cook, un co-fondatore di Intuit, e il dottor Lubert Stryer, vincitore della National Medal of Science nel 2006, consulente per Affymetrix e professore emerito di neurobiologia alla Stanford University. La scuola è stata anche un primo investitore in Navigenics.

Progettare la competizione/gara/concorrenza

Stranamente, Navigenics e 23andMe non si considerano rivali. DuRoss di Navigenics afferma "23andMe ha adottato l’approccio di fornire un aspetto divertente, sociale e ancestrale al vostro DNA,"aggiungendo che la sua società "ha considerato l’idea che la scienza, l’utilità clinica, e l’abilità di fare qualcosa per la vostra salute sia di estrema importanza."

Wojcicki, in un’e-mail a BusinessWeek, ha detto "23andMe guarda alla genetica in modo olistico," aggiungendo, "Gli individui vogliono comprendere la componente della salute dei loro geni, ma vogliono anche la propria discendenza e confrontarsi con altri individui. Noi lavoriamo con un eccezionale comitato scientifico di consulenza [e] abbiamo concluso …che l’utilità clinica della maggior parte di queste informazioni è ancora sconosciuta. Speriamo che col tempo... avremo una comprensione maggiore di come queste informazioni potrebbero essere usate in una struttura clinica."

Nonostante tutte le sue promesse, il più grande ostacolo al test direct-to-consumer può essere la resistenza della comunità medica. L’American College of Medical Genetics raccomanda che "un professionista di cura della prevenzione sanitaria bene informato sia coinvolto nella gestione di test genetici basati sul DNA," ha scritto il presidente Joe Leigh Simpson in un e-mail. "Solo perché un test esiste non significa che sia adatto a tutti," ha affermato. "Molti dei nuovi test sul DNA che valutano la predisposizione a malattie possono fornire soltanto un rischio relativo, non una diagnosi assoluta."

Backman è un scrittore indipendente a New York City.

Fonte: http://freenfo.blogspot.com

Articolo originale: Google Wants to Index Your DNA, Too

Traduzione a cura di Giuraffa, che ringrazio per l'opera titanica ed estremamente difficile.

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Prelievo della saliva dei passeggeri sugli autubus inglesi


Gli autisti inglesi di autobus collezionano campioni di saliva dei passeggeri

A Londra gli autisti di autobus sono stati equipaggiati di kit per prelevare la saliva dei passeggeri. Secondo la polizia metropolitana, questo aiuterà a prevenire e diminuire gli episodi di oltraggio agli stessi autisti. Ovviamente i campioni di DNA prelevato dalla saliva verranno inseriti nel grande archivio statale, dal quale sarà possibile risalire alle persone implicate. Questo perché molti autisti vengono colpiti dagli sputi di alcuni passeggeri. Per cominciare mi verrebbe da chiedere, per quale motivo i passeggeri (“certo sicuramente squilibrati e ubriachi”, roba da matti) debbano sputare contro gli autisti. Successivamente vorrei capire quale eminente scienziato abbia coniato tale soluzione. Sembra strano prelevare un campione di DNA per un tale motivo, forse l’esasperazione delle politiche di sicurezza europee, non hanno altro modo per catalogare i cittadini. Questa assurda rincorsa alla schedatura di ogni individuo comincia a delineare gli scenari futuri. Sicuramente il prossimo passo sarà quello di formare i medici di base, equipaggiati con attrezzature da scena del crimine, per prelevare campioni biologici nelle nostre visite private. Rimango dell’idea che il problema sicurezza serve solo come incubo da inculcare nelle menti dei cittadini ignari, per averne il controllo di corpo, anima e mente. A quando il risveglio delle coscienze?

Fonte: http://freenfo.blogspot.com
Articolo originale:
Bus drivers take saliva samples

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