martedì 11 novembre 2008

Ragnatele tecnologiche

Nuovo capitolo sulle scie chimiche che si aggiunge ai già numerosi precedenti.
Ho voluto segnalarvi questo articolo di Zret perchè si tratta di un altro "complemento" molto interessante.

L'INVASIONE DEI NANOPOLIMERI


Pubblichiamo un resoconto tratto dal sito Scie Buccinasco dell'amico Tursiops, relativo ad una caduta di filamenti polimerici: è un inquietante fenomeno che ci viene segnalato in questi giorni da varie parte d'Italia. Molti lettori hanno, infatti, notato pseudo-ragnatele precipitare dal cielo in concomitanza con il passaggio degli aerei della morte. Precisiamo ancora una volta che queste fibre assai tenaci ed appiccicose nulla c'entrano né con le ragnatele, la cui composizione chimica è differente, essendo le tele degli Aracnidi costituite da proteine, né con i cosiddetti "capelli d'angelo" o bambagia silicea. In quest'ultimo caso, si tratta di esili fili osservati, in qualche rara occasione, dopo l'avvistamento di U.F.O. I "capelli d'angelo" hanno struttura chimica non confrontabile con i filamenti di polimeri. In seguito ad analisi di laboratorio, la bambagia silicea è risultata essere un composto di vetroborosilicico, laddove le fibre contenute nelle scie tossiche contengono carbonio, silicio, alluminio, ferro, calcio, sodio, cloro, rame, litio e magnesio.

Ringraziamo il gentilissimo Dottor Giorgio Pattera, per la tempestiva segnalazione.

Oggi, 8 novembre 2008, nei cieli di Buccinasco (MI), sono accaduti fenomeni atmosferici davvero strani. Strani per gli altri, ma non per chi, come noi, è impegnato da tempo nello studio del fenomeno "scie chimiche".
E' pomeriggio quando esco e vedo attaccati ad un palo moltissimi filamenti bianchi.
Non mi sono nuovi, ma, avendo pochi dati a disposizione non potevo sbilanciarmi: sarebbero potuti essere semplici ragnatele, anche se, dentro di me, sapevo che non era così. I filamenti in questione erano davvero lunghi ed anche spessi.

Decido allora di mettere il guanto di lattice e di prelevare un campione da portare a casa per farlo poi analizzare. Mentre mi accingo a prelevare il "filo", ho modo di constatare che non si tratta di ragnatele o comunque di sostanze naturali per alcuni semplici e logici motivi:

- le ragnatele si spezzano, queste fibre no e si attaccano;
- le ragnatele hanno una trama, queste fibre no: sono dei lunghi filamenti ed un ragno non costruirebbe mai fili senza trame per catturare le prede;
- le ragnatele non volano in cielo per kilometri e non si attaccano ai pali elettrici ed alle cime degli alberi, sventolando a seconda del vento.

Una volta raccolto il campione, scatto anche delle foto. Guardo il cielo e vedo i soliti aerei (tankers) chimici che rilasciano la solita scia chimica. Questa volta oltre al solito aereo, nel cielo azzurro si distinguono bene cadere (CADERE) dei filamenti bianchi, gli stessi che ho trovato attaccati ai pali ed alle piante!



Era la prima volta in cui mi capitava di assistere ad uno spettacolo così preoccupante e spaventoso. Si vedevano chiaramente scendere questi polimeri dal cielo! E, guarda caso, la caduta era evidente ogni qual volta passava un aereo con scia chimica al seguito. Non esagero nel dire che oggi sono piovuti polimeri. [...]

Leggi qui il resoconto sul blog Scie Buccinasco.





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